Dott.ssa Eleonora Benatti Psicologa
Valutazione della simulazione
In ambito giuridico-forense è fondamentale accertarsi che il soggetto che si sta esaminando non stia simulando sintomi patologici, sia fisici che psichici.
Una possibile simulazione è plausibilmente riscontrabile in ambiti quali:
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la valutazione del danno psichico, poiché maggiore è la compromissione del soggetto, maggiore sarà di conseguenza il risarcimento;
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la valutazione della capacità di intendere e di volere di un autore di reato, poiché da una completa incapacità deriva la non punibilità, mentre ad una parziale incapacità è connessa una riduzione della pena;
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la valutazione delle competenze genitoriali, poiché un genitore intenzionato ad avere l’affidamento del figlio avrà, presumibilmente, interesse a tentare di nascondere eventuali motivi di pregiudizio.
La valutazione della simulazione deve indagare vari fattori, tra i quali:
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la storia di vita dell’individuo;
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un accurato esame dei sintomi psico-fisici riportati;
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un esame attento delle caratteristiche cognitive, emotive e di personalità della persona.
E’ inoltre fondamentale differenziare una reale simulazione di sintomi da un eventuale disturbo che con essa può essere confuso, ad esempio:
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disturbo da sintomi somatici;
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disturbo di conversione;
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disturbo fittizio.