SESSO BIOLOGICO → appartenenza biologica ad un determinato sesso, dovuta ai cromosomi sessuali

IDENTITA’ DI GENERE → identificazione di un individuo al sesso maschile, femminile o entrambi

RUOLO DI GENERE → insieme degli atteggiamenti, dei comportamenti e dei valori assegnati dalla società ad un determinato sesso, in una certa cultura e in un dato periodo storico.

ORIENTAMENTO SESSUALE → attrazione affettiva ed erotica per persone di sesso diverso dal proprio, dello stesso sesso o di entrambi (rispettivamente: eterosessuale, omosessuale, bisessuale)

 

 

 

Come riportato nel DSM-5, il termine “genere” si utilizza per indicare il ruolo pubblico che viene vissuto, e legalmente riconosciuto, come maschio o come femmina. Secondo tale concettualizzazione, quelli biologici sono solo alcuni dei fattori che contribuiscono allo sviluppo del genere poiché con essi agirebbero anche fattori psicologici e sociali.

 

Se, al momento della nascita, si provvede a quella che viene denominata “assegnazione di genere”, cioè alla assegnazione dell’individuo ad un sesso piuttosto che all’altro, può però accadere che un individuo si trovi ad esperire disagio cognitivo e affettivo in relazione al genere assegnato, sentendo piuttosto di appartenere all’altro sesso; in questo caso si parla di “DISFORIA DI GENERE”.

 

Tale condizione può comportare una marcata sofferenza dell’individuo, il quale si ritrova a dover vivere come appartenente ad un determinato sesso, pur sentendosi appartenente all’altro.

 

Tale sofferenza può portare al desiderio di sottoporsi a trattamenti ormonali ed interventi chirurgici al fine di raggiungere una congruenza tra il vissuto psico-sociale soggettivo e l’aspetto fisico e il riconoscimento legale dello stesso.

 

Per poter raggiungere tale traguardo, cioè il riconoscimento legale tramite la RETTIFICA DEI DATI ANAGRAFICI, la persona viene valutata, affinché si possa essere certi che vi sia congruenza tra la sua identità di genere e gli aspetti fisico-psico-sociali che tale genere comporta.